martedì 6 agosto 2013

Maximilien Morrel

Maximilien é il figlio di Monsieur Morrel, che diventa presto uno dei favoriti dal Conte e che riuscirá, grazie a lui, a coronare il suo sogno d´amore. É anche l´ultimo a cui il conte dá sue notizie.

Il pittore Colin Alexander, di Theodore Gericault

Il figlio dell´armatore Morrel é sempre stato molto devoto al padre, e soprattutto molto influente su di lui. É lui infatti che le due donne di casa chiamano quando la situazione finanziaria familiare inizia a complicarsi. Egli aveva intrapreso la carriera militare, mostrando spiccate doti nell´arte del combattimento, grazie a cui era entrato all´École Polytechnique. Pur essendo promettente e bene inserito nell´apparato militare statale, é necessaria la sua figura per sostenere le difficoltá che il futuro presenta.

"Era questo giovane ce la madre e la sorella chiamavano in aiuto, per sostenerle nella grave situazione che presagivano.
Non si erano ingannate sulla gravitá della situazione, perché un attimo dopo che Morrel fu entrato con Cocles nel suo studio, Julie ne vide uscire quest´ultimo pallido, tremante e con il viso stravolto."

Appena giunge infatti, il padre gli spiega quanto grave sia la situazione e che non si sarebbe rifiutato di suicidarsi, nel caso in cui non sarebbe riuscito a far quadrare i conti. Ma é qui che arriva il conte e salva l´armeria. Dopo l´episodio, Morrel viene introdotto da Albert de Morcerf al Conte di Montecristo, il quale ne rimane subito colpito e inizia da subito a trattarlo come suo figlio, a favorirlo in tutto e per tutto - ovviamente in modo discreto e anonimo.
Maximilien infatti é innamorato di Valentine Villefort, e Montecristo si rivelerá decisivo per la loro relazione. Promessa infatti ad un altro uomo, ella non avrebbe mai potuto sposare il figlio di un armatore di Marsiglia. Quando peró Villefort decide di suicidarsi, Montecristo mette in atto il suo piano: rapisce Valentine e ne simula la morte grazie al suo elisir, porta a Marsiglia  Maximilien e lo stordisce con una droga (ambrosia o eroina) e li fa ricongiungere nella sua cittá natale. La coppia é la sola con cui Montecristo e Haydée mostrino la loro sincera natura, tanto che Edmond lascia una lettera di addio alla coppia, che da lontano li guarda partire insieme a Jacopo. Le ultime parole del romanzo sono dei tre:

"'Guardate' disse Jacopo. Gli occhi dei due giovani si fissarono sul punto indicato dal marinaio, e, sulla linea di un azzurro piú intenso che separava all´orizzonte il cielo dal Mediterraneo, scorsero una vela bianca, grande come l´ala di un gabbiano.
'Partito! - esclamó Morrel - partito! Addio, amico mio, mio padre!'
'Partita! - mormoró Valentine. - Addio, amica mia! addio, mia sorella!'
'Chissá se li rivedremo mai?` disse Morrel asciugandosi una lacrima.
'Amico mio - disse Valentine, - il conte non ci ha appena detto che tutta l´umana saggezza consiste in queste due parole:
Attendere e sperare?'"

Cosí si conclude il romanzo, con Maximilien come erede spirituale del Conte di Montecristo.

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