sabato 3 agosto 2013

Gerard de Villefort

Procuratore del re, Villefort é colui che incarcera ufficialmente Dantes. La sua vita é cupa e misteriosa, piena di segreti. A cominciare da suo padre Noirtier


Autoritratto, di John Trumbull


Il procuratore Villefort, da sempre realista, ci viene presentato per la prima volta come un giovane innamorato il giorno del suo fidanzamento con la signorina di Saint Meran. Il fidanzamento, contemporaneo a quello di Dantes, viene interrotto proprio a causa dell´arresto di Edmond.
Egli stesso decide di interrogare personalmente il sospetto bonapartista; l´interrogatorio sembra procedere bene e tranquillamente fino a che il marinaio nomina la lettera; alla lettura del messaggio Villefort cambia improvvisamente il suo comportamento.

"'Al signor Noirtier, rue Coq-Héron, Parigi'
Un fulmine che fosse caduto su Villefort non lo avrebbe colpito in un modo piú rapido e inatteso; si lasció cadere sulla sedia dalla quale si era alzato per prendere il fascicolo dei documenti confiscati a Dantes e, sfogliandolo precipitosamente, ne estrasse la lettera fatale, sulla quale gettó uno sguardo di indicibile terrore '
Signor Noirtier, rue Coq-Héron, n° 13' mormoró impallidendo sempre piú."

Durante la sua prigionia, Dantes scopre grazie al colto Faria che  in realtá Villefort é figlio di Noirtier, il destinatario della lettera bonapartista. Pur avendolo trattato con modi gentili, il procuratore decide di mandare al Cateaux d´If il giovane per tenere lontane le sue origini girondine.
Grazie a Bertuccio, Montecristo viene a sapere ció che causerá la sua fine:

"Lasciai che deponesse la cassetta nella fossa, che ricoprí di terra; poi pestó con i piedi la terra smossa, per far sparire ogni traccia dell´operazione notturna. Allora mi gettai su di lui e gli affondai il coltello nel petto. [...] In un attimo dissotterrai con la vanga la cassetta [...] con il coltello feci saltare la serratura. In una fascia di fine batista era avvolto un neonato [...]"

Si scoprirá poi che quel neonato é Benedetto, accudito da Bertuccio e sua sorella. Villefort ha una figlia, Valentine, avuta con la signorina Saint Meran e un bambino piú piccolo insieme ad un´altra donna. Alla fine del romanzo, viene istruito un processo che coinvolge sia Villefort che la signora Danglars, i veri genitori di Benedetto, e che porterá al suicidio dell´ex procuratore del re.

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